L’ Assegno Unico Universale compie un anno. Le novità per il 2023

Rieccoci qui a parlare dell’Assegno Unico Universale (AUU) ad un anno dalla sua introduzione. Anche per quest’anno le famiglie potranno ottenere la prestazione a sostegno del reddito familiare in base alla propria situazione ISEE con qualche novità.

Le novità per il 2023 sono sostanzialmente due.

Innanzitutto scattano gli aumenti dell’importo dell’assegno unico universale per molte delle famiglie beneficiarie, a seconda del numero dei figli e dei requisiti stabiliti dalla legge di Bilancio.

Ma la novità è relativa all’automatismo della domanda di rinnovo. La Circolare dell’Inps n. 132 del 15 dicembre 2022 spiega che per coloro che già ricevevano l’assegno prima di quest’anno non sarà necessario presentare una nuova domanda nel caso in cui le condizioni non siano cambiate (numero di figli a carico e la loro età). Ma attenzione: è necessario aggiornamento dell’ISSE altrimenti si percepirà l’importo minimo.

Andiamo quindi a vedere nel dettaglio le due novità.

GLI AUMENTI DELL’ASSEGNO UNICO UNIVERALE

Gli aumenti di importo previsti dalla legge di Bilancio decorreranno a partire da febbraio e riguarderanno principalmente le famiglie in una delle seguenti tre condizioni:

  • per i nuclei con quattro o più figli a carico l’assegno crescerà del 50% del valore precedente;
  • per quelli con almeno tre figli di età compresa tra uno e 3 anni, se hanno l’Isee pari a 40 mila euro l’incremento è del 50% per ciascun figlio;
  • maggiorazione del 50%, nel rispetto delle fasce Isee, prevista anche per le famiglie con figli di età inferiore a un anno.

Per conoscere gli importi precisi, sarà necessario attendere lo specifico decreto ministeriale. Secondo quanto previsto dalla relazione tecnica alla legge di Bilancio, la maggiorazione avrà una cifra massima di 94 euro da applicare all’importo dell’assegno, che resta progressivo (cioè cresce al diminuire dell’Isee).

Attualmente, l’importo base oscilla tra 175 euro al mese, con Isee fino a 15 mila euro, e 50 euro (cifra minima, quindi per Isee pari o superiore a 40 mila euro o assente), per ogni figlio minorenne a carico.

A questo si andranno a sommare le maggiorazioni introdotte nel 2023. Per i figli tra 18 e 21 anni, gli importi variano da un minimo di 25 euro al mese a un massimo di 85. Nel 2023, dunque, l’assegno minimo dovrebbe passare da 50 a 75 euro, mentre quello massimo si attesterà a 262,50 euro, con un aumento di 87,50 euro. Per i figli maggiorenni, invece, si va da un minimo di 37,50 euro a un massimo di 127,50.

Cifre a cui dovrebbe aggiungersi la maggiorazione extra di più di 100 euro per i nuclei con quattro o più figli.

Cliccando Qui potrai trovare uno strumento, fornito dal Corriere della Sera, per una veloce simulazione.

 

RINNOVO AUTOMATICO DELL’ASSEGNO UNICO UNIVERSALE

La circolare dell’Inps n. 132 del 15 dicembre 2022, come visto sopra, prevede un automatismo nell’assegnazione dell’Assegno Unico Universale. Infatti, qualora la situazione familiare non sia cambiata l’Assegno sarà riconosciuto in automatico, seppure nella misura minima, ovvero 50 euro per ciascun figlio a carico.

Diventa quindi fondamentale, per riconoscimento di importi superiori, aggiornare il proprio Isee, attraverso la presentazione della Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu).Per farlo, le famiglie hanno tempo fino al 28 febbraio. Altrimenti, dal primo marzo sarà garantito solo l’importo minimo a quelle con un Isee superiore ai 40 mila euro annui o non identificato.

Ciò significa che coloro che nel periodo da gennaio 2022 a febbraio 2023 hanno presentato domanda per ottenere l’assegno unico universale e questa è stata accolta, dovranno presentare esclusivamente l’aggiornamento Isee e non una nuova domanda per riceverlo (a patto che non ci siano variazioni nelle informazioni utili, in quel caso devono essere comunicate entro il 28 febbraio).

I dati dell’istanza saranno automaticamente prelevati dagli archivi dell’Inps, che procederà a liquidare la prestazione in continuità.

 

NUOVI BENEFICIARI, NUOVE DOMANDE

Le famiglie che, invece, non hanno mai fruito dell’incentivo economico prima dovranno farne richiesta. Anche in tal caso la scadenza massimo è fissata al 28 febbraio 2023 e, come ricorda l’Inps, i canali a disposizione sono:

  • online dalla home page del sito dell’Istituto accedendo all’apposito servizio tramite credenziali Spid (almeno di livello 2), Carta di identità elettronica (Cie) o Carta nazionale dei servizi (Cns);
  • accedendo all’App Inps Mobile;
  • attraverso e i servizi del contact center e degli istituti di patronato.

 

 

 

 

 

 

print