Bonus carburante: requisiti e come accedervi

Oggi è il turno del Bonus Carburante. Continua la nostra carrellata sui numerosi Bonus che il legislatore sta mettendo in campo per far fronte alla crisi economica e, soprattutto, alla crescita dell’inflazione degli ultimi mesi.

Il prezzo del gas è oramai schizzato alle stelle, causa la guerra in Ucraina. Più incomprensibili, o comunque più difficili da comprendere, le motivazioni della crescita del prezzo del petrolio e suoi derivati.

Ed ecco allora il Bonus Carburante: un bonus di 200 € da utilizzare per l’acquisto di diesel e benzina. L’Agenzia delle Entrate, con la circolare 27/E ha chiarito le modalità per la distribuzione dell’incentivo e chi sono i soggetti interessati.

Che cos’è il Bonus Carburante

Il Bonus Carburante, previsto dall’ art. 2 del D.l. 21 marzo 2022, n. 21 (cd Decreto Energia), non è altro che un benefit che può essere offerto dalle aziende del settore privato ai propri lavoratori (sono escluse le pubbliche amministrazioni). La finalità è quella di dare al dipendente un “importo netto” per sostenere i costi di benzina, gasolio, Gpl e metano, ma anche per la ricarica di veicoli elettrici.

L’importo massimo è di 200 € e non sono tassati e sono integralmente deducibili dal reddito d’impresa.

Infatti i 200 € rientrano nella sfera dall’art. 51 del TUIR  in base al quale non concorre a formare il reddito di lavoro dipendente il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati se, complessivamente, di importo non superiore, nel periodo d’imposta, a euro 258,23.

In pratica, per il 2022, le aziende private potranno concedere beni e servizi detassati per un importo pari a 458 €: 258 € più 200 €, ma quest’ultimi spendibili solo in buoni carburante.

A chi spetta il Bonus Carburante

Il Bonus Carburante è riservato i soli dipendenti di datori di lavoro privati. La circolare 27/E esclude dettagliatamente  dall’agevolazione tutti lavoratori che sono impiegati nell’amministrazione pubblica. Essendo la misura volta a indennizzare i dipendenti di datori di lavoro privati dei maggiori costi sostenuti a seguito dell’aumento del prezzo dei carburanti, i buoni possano essere corrisposti dal datore di lavoro da subito, senza necessità di preventivi accordi contrattuali.

Non sono necessari neanche altri requisiti in termini di redditi e di ISEE.

Procedura per ottenere il Bonus Carburante

In realtà, per ottenere il Bonus carburante, il lavoratore dipendente non deve fare nulla. Il rilascio o meno è infatti una scelta che è in capo al datore di lavoro. Trattasi infatti di un importo aggiuntivo che il datore privato può o meno concedere. Per il datore, dunque, rappresenta un maggior costo, seppur deducibile, e dunque non è poi così scontato.

E’ altrettanto vero, però, che l’incentivo può essere erogato anche per finalità retributive, al posto del premio di risultato. In questo caso deve avvenire entro la fine dell’anno e in esecuzione dei contratti aziendali o territoriali, nel rispetto della specifica normativa prevista per i premi di risultato.

Di sicuro, dunque, seppur importo non elevato rappresenta una interessante opportunità. Entrambe le parti, infatti, ne trarrebbero vantaggi:

  • il datore di lavoro perché può prevedere una somma, anche a titolo retributivo, totalmente deducibile;
  • il dipendente perché si ritroverebbe un importo do 200 € nette da spendere in carburante.

 

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