Decreto rilancio: novità per il mondo del lavoro subordinato

Il Decreto Rilancio (d.l. 19 maggio 2020, n.34) è l’ennesimo tassello normativo adottato dal Governo italiano al fine di definire le modalità di ripresa della Fase-2. Il legislatore era già intervenuto, dapprima convertendo in legge, con modifiche il Decreto Cura Italia (legge di conversione del 24 aprile 2020, n. 27) e successivamente adottando un ulteriore decreto, il Decreto Ripresa (d.l. 16 maggio 2020, n. 33) contenente “ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19”.

Questi interventi normativi hanno significativamente modificato il sistema di norme che disciplinano aspetti cruciali sia della nostra vita quotidiana nonché quelli più strettamente legati all’ambito lavorativo.

Grazie al Decreto Rilancio, infatti, la c.d. Fase 2 entra nel vivo, con una serie di misure destinate a imprese e cittadini per sostenere tutto il Paese e aiutare la ripresa delle attività

Di seguito proviamo a sintetizzare le novità riguardanti il mondo del lavoro subordinato andando ad analizzare il quadro attuale degli ammortizzatori sociali e di istituti per assenze dal lavoro.


AMMORTIZZATORI SOCIALI

Il Decreto Rilancio, andando a modificare norme già previste nella Legge Cura italia, non fa altro che confermare l’impianto precedentemente adottato estendendone la durata. Infatti, CIG Ordinaria, FIS e CIG in deroga mantengono lo stesso impianto precedentemente normato che viene prorogato per ulteriori 9 settimane utilizzabili in due distinti periodi (5 settimane da maggio ad agosto ed eventuali ulteriori 4 settimane per settembre ed ottobre).

Anche dal punto di vista procedurale nulla cambia rimanendo invariati gli iter per accedere agli ammortizzatori da parte delle aziende.

Nella tabella sottostante riassumiamo brevemente il quadro normativo attuale.

Decreto Rilancio

TUTELA DEI LAVORATORI SUBORDINATI

Anche in questo caso il legislatore non introduce nulla di nuovo. COn il Decreto Rilancio, infatti, ci si limita ad estendere le misure già introdotte con il Decreto Cura Italia quali:

  1. previsione di congedo straordinari per genitori;
  2. previsioni di ulteriori 12 giornate per coloro che sono beneficiari di permessi disciplinati dalla Legg. 104/92;
  3. Divieto di licenziamento oggettivo;
  4. Maggiore flessibilità per contratti a termine in deroga alla normativa predisposta dal Decreto Dignità;
  5. rafforzamento dell’impiego dello smart working.

Decreto rilancio

 

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