Struttura organizzativa

Un’organizzazione è caratterizzata da un gruppo di individui che svolgono attività interdipendenti, per il raggiungimento di obiettivi e che sviluppano e mantengono modelli di comportamento relativamente stabili e prevedibili.

Il principale fattore che l’imprenditore dovrà tener conto in fase di progettazione organizzativa è l’ambiente esterno.

Adottando un approccio sistemico, infatti, possiamo considerare le organizzazioni come sistemi di attività interconnesse che impiegano risorse del loro ambiente esterno, le quali vengono trasformate in prodotti e servizi. A seconda delle caratteristiche di ciò che le circondano, attraverso un processo di adattamento, le organizzazioni definiranno la propria struttura organizzativa.

Il grado di incertezza e di cambiamento dell’ambiente è collocabile su un continuum ideale a cui estremi possiamo ritrovare la stabilità e il dinamismo ambientale.

Negli ambienti stabili, dove è possibile fare previsioni abbastanza precise e su indicatori disponibili (basati anche sullo storico), il modello più coerente è un’organizzazione meccanica. Infatti, in condizioni di stabilità di mercato e di tecnologia, tale struttura è la più efficiente e l’efficienza è condizione essenziale per la sopravvivenza. Le caratteristiche principali di tale organizzazione sono:

  • Elevata divisione del lavoro tale per cui le attività, i compiti e le mansioni sono semplici e routinarie;
  • Le risorse, conoscendo solo le sue semplici mansioni, non hanno la visione di insieme dell’organizzazione;
  • L’attribuzione della responsabilità e dell’autorità sono molto chiare e formalizzate;
  • La struttura si sviluppa in maniera rigida e gerarchica;
  • La comunicazione è dunque verticale del tipo unidirezionale top-down
  • Il processo decisionale è centralizzato vista la facilità di reperire informazioni (sena richiedere coinvolgimenti di livelli inferiori)

Negli ambienti dinamici, i cambiamenti sono più repentini. Alla struttura organizzativa è dunque richiesto un maggior grado di flessibilità (es. imprese di consulenza, imprese di ricerca e sviluppo, etc). In un simile contesto il modello più coerenze è quello dell’organizzazione organica. Le caratteristiche principali di tale organizzazione sono:

  • Una definizione meno netta dei compiti, al fine di facilitare un più facile processo di adattamento;
  • Le mansioni sono dunque più ampie e le informazioni più decentrate;
  • L’importanza e lo status di una risorsa sono maggiormente basati sulle sue competenze, piuttosto che sulla posizione ricoperta;
  • La struttura deve essere flessibile e piatta
  • Il processo decisionale è meno centralizzato e vincolato solo da poche linee guida;
  • Il controllo e la valutazione delle performance sono più “soggettive” e meno basati su misure di performance “oggettive”;
  • Il lavoro è spesso suddiviso per progetti o per gruppi di lavoro dove non esiste un’unica dipendenza gerarchica.