A seguito del prolungarsi della vita lavorativa del lavoratore, il legislatore ha dovuto sempre di più porre una particolare attenzione (vedi anche Leggi di stabilità 2017 e 2018) a coloro che svolgono particolari tipologie di attività (lavori usuranti e lavori gravosi).
Ad oggi la normativa italiana prevede benefici per coloro che svolgono o hanno svolto mansioni qualificabili come:
- Lavori usuranti (D.Lgs. n. 67/2011): lavori particolarmente “faticosi” che permettono, al verificarsi di determinate condizioni oggettive e soggettive, il pensionamento anticipato;
- Lavori gravosi (elencate nella Legge di stabilità 2017): lavori particolari e degni di tutela per il quale il legislatore prevede determinati benefici integrandole con altre normative quali:
- Quella dell’APe Social = possibilità di andare in pensione con 63 anni compiuti e 36 anni di contributi versati (e senza restituzione di alcuna rata, a differenza di come avviene per Ape volontaria);
- Quella dei lavoratori precoci = possibilità di andare in pensione con quota 41.
In seguito saranno trattati solo aspetti relativi alla prima tipologia, cioè ai Lavori usuranti.