pensioni

Pensioni 2020

Calma piatta: dopo anni di continue riforme ed aggiustamenti non sono previste modifiche per il sistema pensioni.  Tra il 2019 e il 2020 non cambiano i requisiti necessari per il pensionamento vero e proprio perché quest’anno non scatta alcun adeguamento alla variazione della speranza di vita (il prossmo sarà a inizio 2021 ma è già stato stabilito che sarà pari a zero).
Le soluzioni principali restano dunque:

  • La pensione di vecchiaia
  • quella anticipata
  • e Quota 100.

A queste si aggiungono misure ad hoc tra cui, le più importanti riguardano le donne (Opzione donna), i precoci  e chi svolge lavori usuranti.
Non cambiano nemmeno gli scivoli, introdotti per ammorbidire la ridgidità dell’impianto definiti con la riforma di fine 2011. Prorogata l’Ape sociale a regole invariate, non modificati lo scivolo verso quota 100, l’isopensione e la rendita integrativa temporanea anticipata (finanziabile con la previdenza integrativa).
Le uniche novità riguardano da un l’uscita di scena dell’Ape volontaria e quella aziendale (considerato anche il loro scarso utilizzo) e dall’altro l’introduzione di uno scivolo previdenziale collegato al contratto di espansione, utilizzabile dalle grandi aziende alle prese con ristrutturazioni.

Rinviando l’analisi degli scivoli a successivi articoli, andiamo ora a dare uno sguardo ai principali canali per andare in pensione.

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Lavori usuranti: guida alla pensione anticipata

Lavori usuranti: guida alla pensione anticipata

A seguito del prolungarsi della vita lavorativa del lavoratore, il legislatore ha dovuto sempre di più porre una particolare attenzione (vedi anche Leggi di stabilità 2017 e 2018) a coloro che svolgono particolari tipologie di attività (lavori usuranti e lavori gravosi).

Ad oggi la normativa italiana prevede benefici per coloro che svolgono o hanno svolto mansioni qualificabili come:

  • Lavori usuranti (D.Lgs. n. 67/2011): lavori particolarmente “faticosi” che permettono, al verificarsi di determinate condizioni oggettive e soggettive, il pensionamento anticipato;
  • Lavori gravosi (elencate nella Legge di stabilità 2017): lavori particolari e degni di tutela per il quale il legislatore prevede determinati benefici integrandole con altre normative quali:
    • Quella dell’APe Social = possibilità di andare in pensione con 63 anni compiuti e 36 anni di contributi versati (e senza restituzione di alcuna rata, a differenza di come avviene per Ape volontaria);
    • Quella dei lavoratori precoci = possibilità di andare in pensione con quota 41.

In seguito saranno trattati solo aspetti relativi alla prima tipologia, cioè ai Lavori usuranti.

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