Calma piatta: dopo anni di continue riforme ed aggiustamenti non sono previste modifiche per il sistema pensioni. Tra il 2019 e il 2020 non cambiano i requisiti necessari per il pensionamento vero e proprio perché quest’anno non scatta alcun adeguamento alla variazione della speranza di vita (il prossmo sarà a inizio 2021 ma è già stato stabilito che sarà pari a zero).
Le soluzioni principali restano dunque:
- La pensione di vecchiaia
- quella anticipata
- e Quota 100.
A queste si aggiungono misure ad hoc tra cui, le più importanti riguardano le donne (Opzione donna), i precoci e chi svolge lavori usuranti.
Non cambiano nemmeno gli scivoli, introdotti per ammorbidire la ridgidità dell’impianto definiti con la riforma di fine 2011. Prorogata l’Ape sociale a regole invariate, non modificati lo scivolo verso quota 100, l’isopensione e la rendita integrativa temporanea anticipata (finanziabile con la previdenza integrativa).
Le uniche novità riguardano da un l’uscita di scena dell’Ape volontaria e quella aziendale (considerato anche il loro scarso utilizzo) e dall’altro l’introduzione di uno scivolo previdenziale collegato al contratto di espansione, utilizzabile dalle grandi aziende alle prese con ristrutturazioni.
Rinviando l’analisi degli scivoli a successivi articoli, andiamo ora a dare uno sguardo ai principali canali per andare in pensione.