Flessibilità

Alla ricerca della flessibilità

La flessibilità nel mercato del lavoro italiano sembra oramai un lontanto miraggio. Sono passati solo 3 anni dalla riforma del Jobs Act che aveva dato ampi margini di manovra ai datori di lavoro. Ad oggi si presenta uno scenario del tutto nuovo con cui l’azienda, volente o nolente, dovrà fari i conti.

Terminato anche il periodo tranistorio prevista dalla legge di conversione n. 96/2018, il Decreto Dignità è entrato a pieno regime. I margini di manovra si sono ulteriormente ridotti. Le valutazioni in merito all’opportunità o meno dell’intervento legislativo le lasciamo ad altri. Nostro compito è invece quello di capire come meglio affrontare la situazione cercando di utilizzare tutti gli strumenti messi a disposizione dal legislatore.

Per far ciò, innanzitutto, cerchiamo di riassumere brevemente il contenuto del Decreto Dingità, evidenziando, in particolar modo limiti ed opportunità (vedi tabella sottostante) per le due principali tipologie di contratto in uso: contratto a tempo determinato e somminsitrazione.

Read more

Staff leasing: la nuova forma di flessibilità?

Staff leasing: la nuova forma di flessibilità?

A.A.A. flessibilità cercasi!!! Siamo oramai arrivati al 01/11, data dalla quale troverà piena applicazione il Decreto Dignità con tutte le sue restrizioni. Da qui in avanti le aziende dovranno intraprendere nuove strade per poter recuperare, almeno in parte, la flessibilità operativa perduta a seguito di introduzioni di vincoli normativi, primi fra tutti la previsione di una “causale” in caso di rinnovi contrattuali, nonché il limite massimo di 12 (24 se vi è una causale) mesi anche per la somministrazione.

Ci si attenderà, quindi, un turn-over di personale sempre più elevato, specie in quelle aree aziendali in cui in cui non siano richieste skill specifiche. In altri reparti, invece, dove sono richieste particolari figure professionali si dovrà invece optare per una diversa gestione, limitando il frazionamento dei contratti e cercando soluzioni alternative quali contrattazione di secondo livello (compresi contratti di prossimità), utilizzo di strumenti già previsti o che saranno inseriti nei CCNL, (es. flessibilità), rafforzamento dell’organico a tempo indeterminato, etc.

Ma oltre a ricorrere a soluzioni organizzative interne o ad altre per le quali sia richiesto il coinvolgimento di altre controparti, ci potrebbe essere una terza via: lo staff leasing. Trattasi di uno strumento che ad oggi ha trovato poca applicazione in Italia ma che, a nostro avviso, dovrà per forza essere tenuto in considerazione specie per le aziende di medie-grandi dimensioni con un più o meno elevato potere commerciale.

Read more