Leadership diffusa

Leadership diffusa: il nuovo leader che cambia

In questi mesi il nostro tessuto aziendale ha dovuto sperimentare direttamente le caratteristiche del così detto sistema VUCA, così come coniato per la prima volta nel 1987 da Warren Bennis e Burt Nanus.

Con tale termine, acronimo di Volatility, Uncertainity, Complixity e Ambiguity, i due economisti hanno descritto condizioni e situazioni in cui si trovano quotidianamente molte aziende che operano in settori particolarmente competitivi.

A seguito dell’emergenza COVID-19, praticamente tutte le organizzazioni hanno dovuto (e dovranno, vedi articolo Corriere della Sera) affrontare una situazione di così elevata incertezza e mutevolezza.

Il risultato è che si sono sperimentati nuovi strumenti e modelli organizzativi. Ma non sempre con buoni risultati. Basti prendere ad esempio l’utilizzo dello smart working. Tale modalità di svolgimento dell’attività lavorativa, volto a favorire al massimo la flessibilità organizzativa del lavoratore, ha notevoli vantaggi. Tuttavia, complice anche l’imposizione forzata dettata dall’emergenza, i risultati non sembrano essere ottimali. Il lavoro da remoto è divenuto il semplice svolgimento dello stesso lavoro, nelle stese modalità, e negli stessi orari (se non superiori) in un ambiente diverso: la propria abitazione. E dopo l’entusiasmo iniziale sono emersi i primi malcontenti da parte degli stessi lavoratori.

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lavoro agile

Smart working in Italia: guida all’uso

Lo smart working, detto anche lavoro agile, è una modalità di svolgimento della prestazione lavorativa.

A differenza del telelavoro, quindi, non è una nuova tipologia contrattuale bensì un diverso modo di svolgere il proprio lavoro.

Anche l’Italia, a partire dal 2017, si è dotata di tale strumento di flessibilità in risposta alle nuove necessità che si sono andate a delineare nel mondo del lavoro.

Le aziende hanno un crescente interesse ad incrementare la produttività rendendo il collaboratore sempre più orientato a lavorare per obiettivi e ad una maggiore acquisizione di responsabilità.

Inoltre sono sempre più attente al benessere aziendale cercando di favorire la conciliazione vita lavoro divenuto sempre più strumento di fidelizzazione dei dipendenti e di attrattività verso le nuove risorse.

Partendo da tali presupposti, e visto il continuo evolversi delle tecnologie, lo smart working potrebbe divenire un interessante soluzione che ben si concilia con la nuova visione del mondo del lavoro.

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Lo smart working: alcune indicazioni operative

Lo smart working: alcune indicazioni operative

Dal 14 giugno 2017, per incrementare la competitività ed agevolare la conciliazione dei tempi di vita e lavoro, è possibile ricorrere al “lavoro agile” (o smart working ) quale particolare modalità (è una modalità e non una nuova tipologia contrattuale) di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato.

Datore e lavoratore siglano accordo con il quale stabiliscono che la prestazione lavorativa venga resa:

  • In parte all’esterno dei locali aziendali;
  • Senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro;
  • Con l’eventuale utilizzo di strumenti tecnologici. Read more